Il volume sul Postcoloniale italiano curato da Franca Sinopoli sarà presentato questo venerdì alla libreria Griot, a Trastevere, insieme a un volume di Massimo Boddi sulla letteratura coloniale italiana. L’immagine che è stata usata per diffondere la presentazione è descritta nella didascalia come una «carta dei possedimenti e zona d’influenza dell’Italia in Africa» e risale al 1896 (per inciso, è l’anno della battaglia di Adua, la più grande vittoria africana su un esercito coloniale europeo).
Venerdì 5 luglio alle 18,30 la libreria GRIOT presenta i libri Postcoloniale italiano. Tra letteratura e storia a cura di Franca Sinopoli (Novalogos Edizioni) e Letteratura dell’impero e romanzi coloniali (1922-1935) di Massimo Boddi (Caramanca editore)
Insieme agli autori parteciperà Marie-José Hoyet, traduttrice e specialista di letteratura africana e caraibica di lingua francese
Libia, Somalia, Eritrea, Etiopia. Sono nomi che oggi nella maggior parte degli italiani evocano poco o nulla, e quel poco interamente connesso ad eventi recenti. Eppure si tratta di frammenti d’Africa profondamente legati al nostro paese, che in quei territorio tentò la sua avventura coloniale con i governi liberali di fine ’800 prima, e con il fascismo poi. Un capitolo storico, questo, largamente ignorato dall’opinione pubblica italiana, ma che molti studiosi da anni cercano di indagare e approfondire, per fare luce su miti duri a morire (primo fra tutti quello che vorrebbe gli italiani in colonia “brava gente”) e soprattutto per evidenziare le ripercussioni di quel passato sul presente dei paesi ex colonie e dell’Italia stessa. Venerdì 5 luglio, alle 18.30, GRIOT presenterà due libri che affrontano tematiche legate all’Italia coloniale e postcoloniale. “Postcoloniale italiano. Tra letteratura e storia” a cura di Franca Sinopoli, raccoglie i contributi di numerosi studiosi sul problema della rimozione del passato coloniale italiano con i suoi effetti persistenti nella nostra cultura e con il conseguente, tardivo sviluppo degli studi in materia. “Letteratura dell’impero e romanzi coloniali (1922-1935)”, di Massimo Boddi, analizza invece la corposa produzione letteraria che ha visto la luce in un decennio cruciale per il colonialismo italiano in Africa, e dimostra come la colonizzazione non sia stata solo un fatto militare o economico, ma abbia permeato anche la cultura, alta e popolare, dell’Italia dell’epoca.